Disse Ulisse (o meglio, Dante)...

"Considerate la vostra semenza:
fatti non foste a viver come bruti
ma per seguir virtute e canoscenza"

lunedì 18 novembre 2019

SCRITTORI ESORDIENTI - L'irriducibile inconciliabilità dell'#Essere di S. Schiele

"L'irriducibile inconciliabilità dell'Essere (o l'incredibile storia del giovane Tony Paguroni)" è il secondo romanzo dello scrittore esordiente Simon Schiele. Uscito nel 2019 autoprodotto, è di genere satirico e verte sulla rapida scalata come webstar del rozzo Tony Paguroni, che nonostante non brilli per cultura e passione letteraria riesce a improvvisarsi poeta su Instagram e Facebook.





Da questo semplice post su Facebook andato particolarmente bene a livello di interazioni (sopratutto per la frase a effetto finale), il giovane Tony decide di iniziare una carriera artistica, con l'obiettivo principale di riuscire a raggiungere la fama che desidera tanto, e secondario di riuscire ad arrivare al sodo con la sua bellissima compagna di classe Cassandra.
Il romanzo percorre la veloce carriera di poeta social di Tony, e il parallelo accrescersi del suo ego, che lo porterà al deterioramento di alcuni rapporti per lui fondamentali.

Tony Pagùroni: (sost.) animale da discoteca della specie millennials, figlio di papà, dal sogno di diventare influencer. Può un individuo simile essere scambiato per un raffinato poeta contemporaneo? Secondo i social network, sì. Scopri questa pungente satira sulla società dell'apparire mentre segui la storia dell'autoproclamato "vate" Tony Paguroni e della frase che lo renderà famoso. Attorno a lui una famiglia teledipendente, insegnanti bipolari, invidiosi compagni di classe, presentatori tv in disperata crisi di mezza età e un mentore dalle dubbie doti intellettive. Una briosa farsa sul “dire tutto senza dire niente”, sugli abbagli della società contemporanea e sul fittizio mondo dei social network. Riuscirà Tony a realizzare il suo sogno? O le sue frasi vacue verranno scoperte per quello che sono? C'è solo una risposta: "L'irriducibile inconciliabilità dell'essere".


Questa è la sinossi della trama offerta in quarta di copertina, che purtroppo presenta uno dei pochi errori del libro: Tony Paguroni non fa parte della generazione Y (o dei millennial), che comprende i nati tra gli anni '80 e la prima metà degli anni '90, ma della generazione Z (o degli zoomer), che comprende le persone nate tra la seconda metà degli anni '90 e il 2010.

Simon Schiele

Simon Schiele, scrittore torinese appena ventunenne, ha provato e prova tutt'ora a far conoscere i suoi romanzi pubblicizzandosi sui propri canali social, pubblicando quelli che potremmo definire aforismi sulla sua pagina Instagram. Non è il primo e non sarà l'ultimo a usare questo format, e perciò ha avuto la possibilità di imbattersi in altri poeti social: è da questo suo tenere d'occhio la sua community di riferimento che è nato il suo romanzo satirico, che prendere appunto in giro le frasi altisonanti ma prive di senso pubblicate da molti di questi poeti, come è altisonante e privo di senso l'enunciato "l'irriducibile inconciliabilità dell'essere". Schiele ha voluto prendere in giro questi poeti (e probabilmente anche un po' sé stesso) immaginandone uno che è tale solo per pura apparenza: Tony infatti è un inguaribile ignorante e un pessimo studente pluribocciato, che non ha nessun vero interesse nella letteratura (nonostante durante il romanzo, preso da un raptus di buona volontà, cerchi anche di farsi una cultura enciclopedica in una sola notte): vuole solo ostentare la propria immagine di poeta di strada.

Piacente, ma decisamente non un bel ragazzo. Aveva il naso schiacciato, un po' troppa peluria sul volto per i suoi diciannove anni e un colorito pallido che poco s'addiceva alle sue origini meridionali. Era alto un metro e sessantanove centimetri, ma se glielo chiedevate si aggirava attorno all'uno e settantacinque. Si definiva "robusto", e non "tozzo", e vestiva ogni tipo di capo firmato presente sul mercato. [...]
"E ora anche un applauso! Viva la nonna!"
Coordinò gli applausi per la nonna imbarazzata e divertita. Era questo che Tony aveva di speciale e che sapeva di avere. Trascinava. Non importava come ma trascinava.
"Alé -nonnà! Alé - nonnà!"
Magari era un po' scurrile...
"Ops! Altra scoreggia!"
"Ma Tony!"
...ma certo unico nel suo genere. E questa sua energia lo avrebbe portato avanti nella vita. [...]
Posò il bicchiere. Famoso, ricco, e pieno di donne. Questo voleva Tony. Solo, non sapeva bene ancora come ottenerlo. 
Simon Schiele, L'irriducibile inconciliabilità dell'Essere


Nella lettura ho notato una cosa che vorrei mettere in chiaro: Tony Paguroni non è un personaggio davvero negativo, e anzi riesce spesso simpatico nonostante il suo ego in sempre veloce crescita. Come esposto nel brano qui sopra Tony è fondamentalmente una persona capace di intrattenere e trascinare gli altri con la sua vitalità e simpatia, e ha un ottimo rapporto con la sua famiglia, da cui ha appreso l'animo fragoroso e caciarone.
Ma più che la sua dote da animatore a renderlo simpatico è secondo me la sua grande fiducia in sé, combinata alla sua generale voglia concreta di fare: Tony è fondamentalmente una persona con una buona dose di intelligenza che crede fermamente in sé stessa e vuole impegnarsi per raggiungere il suo ideale di vita; il vero problema in questa storia sono i suoi seguaci, incapaci di capire che i suoi aforismi non sono ermetici ma semplicemente privi di senso.

"Ssssh! Allora, piccolo? Ti piace la frase dello zio?"
Edo sorrise col suo sdentato sorriso da bambino piccolo e disse: "Sì, mi piace un sacco."
"Non l'hai neanche letta. Come mai ti piace?"
"Perché l'hai scritta tu."
Tony Paguroni sorrise e poggiò la schiena contro lo schienale. "Torna a mangiare, piccolo. Te lo meriti."
Edo eseguì. Tony lanciò un'occhiata a cugino Simone: questo doveva imparare dal piccolo. La stima incondizionata. Il tipo di stima che ti fa dire che una cosa è bella anche quando non lo è. Su quello si basavano i social network. Tony non era mica stupido.
Simon Schiele, L'irriducibile inconciliabilità dell'Essere


"L'irriducibile inconciliabilità dell'Essere" è un buon libro e riesce a fare ciò che si propone: intrattiene e fa ridere il lettore illustrandogli ironicamente il mondo delle webstar e la superficialità dei loro seguaci, ed è un ottima prova per l'esordiente Schiele, che presenta al lettore una buona costruzione del climax e una prosa semplice e schietta, vivace e colloquiale. Certo non è esente dal commettere errori, ma questi rimangono per fortuna rari, isolati e minimali, assolutamente comprensibili per un'opera d'esordio. Sono curioso per il futuro di questo scrittore, per come crescerà autorialmente e per le sue prossime produzioni: continuerò sicuramente a seguirlo e a comprare i suoi prossimi libri!


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Disse Anton Ego...

"Ma la triste realtà a cui ci dobbiamo rassegnare è che nel grande disegno delle cose, anche l'opera più mediocre ha molta più anima del nostro giudizio che la definisce tale."