Disse Ulisse (o meglio, Dante)...

"Considerate la vostra semenza:
fatti non foste a viver come bruti
ma per seguir virtute e canoscenza"

venerdì 16 marzo 2018

Elevazione di Charles Baudelaire: poesia e analisi del testo

Pubblico qui sul mio blog un'analisi del testo che ho fatto come compito a scuola. L'analisi è su "Elevazione" di Baudelaire, e sono molto soddisfatto del risultato. Qui sotto la poesia con relativa analisi:



Elevazione


Più su di stagni e valli,
di monti e boschi, di nuvole e mari,
oltre l'etere e il sole, oltre i confini
delle sfere celesti

o mio spirito, agilmente ti muovi e come
un nuotatore a suo agio tra le onde
solchi la fonda immensità, godendo
indicibili e maschie voluttà.

Via, via dall'insidioso fetore!
va' a purificarti nell'aria superiore
e a bere il secco nettare che colma
gli spazi trasparenti puro.

Dietro di sé le noie, i vasti orrori
gravanti sulla brumosa vita, felice
chi con robuste ali saprà
slanciarsi verso campi di luce e sereni

e ogni mattina, come le allodole, s'alza
nei pensieri con libertà nel cielo
e si libra ben alto sulla vita e non fa
fatica a intendere i fiori e le altre cose mute!

Analisi

Baudelaire è un poeta francese che vive tra l 1821 e il 1867. Grande appassionato d'arte, dedica tutta la sua vita ad essa, sia come poeta sia come critico letterario, musicale e delle arti figurative. Proveniente da una famiglia ricca, dilapida l'eredità paterna andando alla ricerca del piacere sia estetico che dei sensi, cercando di appagare con l'arte, la droga, l'alcol e le donne i desideri dell'anima che questo mondo non riesce a soddisfare. Non sentendosi soddisfatto di questo mondo in qualche modo si isola dalla società cercando un proprio paradiso artificiale nei piaceri dei sensi. Questa tendenza ad isolarsi dalla società è frequente negli artisti dell'epoca ed è causata da una sfiducia nel mercato dell'arte e nell'industria culturale: gli scrittori in particolare preferivano non svendersi alle grandi case editrici pur di poter mantenere una vita libera e anticonformista: è questa l'essenza del movimento bohémien, di cui lo stesso Baudelaire fa parte.
Baudelaire è grande estimatore di Balzac e Delacroix, ed è tra le altre cose trai primi traduttori di E.A. Poe.
In questa poesia, intitolata "Elevazione", Baudelaire immagina (o vede in allucinazione?) il proprio spirito che finalmente riesce a volare verso il suo paradiso artificiale, trovandosi finalmente a suo agio come un esperto nuotatore tra le onde, avendo superato le sfere celesti di etere che racchiudono questo universo, percepito come un "insidioso fetore" (v. 9). Interessante il riferimento alle "sfere celesti" (v. 4), elemento ripreso dal paradiso dantesco: a tal proposito è curioso fare istituire un parallelismo sulla figura della donna nei due poeti, per entrambi "chiave d'ingresso" alla loro visione di paradiso ma per motivi totalmente opposti: se per Dante la donna è un angelo che iuta l'anima a raggiungere la beatitudine, per Baudelaire è quasi un demone che aiuta a raggiungere l'estasi del paradiso artificiale col piacere carnale; il paradiso di Baudelaire infatti non va inteso con l'accezione cristiana/dantesca del termine, ma come uno stato di estasi.
Questo componimento ha un ritmo veloce, grazie alla scarsa presenza di verbi nelle prime strofe (totalmente assenti nella prima assoluta) e alla coordinazione per asindeto, che poi rallenta nelle ultime due strofe grazie all'uso di figure retoriche come l'enjambement (vv. 17-20) e l'iperbato ("il secco nettare che colma gli spazi trasparenti puro", vv. 11-12).
Altra figura retorica ricorrente è la metafora, elemento caratterizzante della poetica di Baudelaire in generale: aiuta a comunicare al lettore il senso del testo e a suscitargli emozioni diverse a seconda delle immagini evocate: in questo caso per esempio vengono descritti un volo verso il paradiso e un nuotatore in un mare immenso per trasmettere la sensazione di pace e serenità che prova l'anima del poeta in quel momento. In questo lavoro le metafore sono aiutate anche dall'insistenza sulle aree semantiche del puro ("va' a purificarti nell'aria superiore" v. 10, "secco nettare [...] puro" vv. 11-12) e dell'alto ("sfere celesti" v. 4, "Più su" v. 1, "si libra ben alto sulla vita" v. 19) a discapito dei loro meno rassicuranti opposti, l'impuro e il basso.
L'estasi vissuta dal poeta è causata dai sensi, che hanno un ruolo fondamentale nella poetica di Baudelaire: il poeta cerca di evocarli al lettore sia sotto forma di immagini dia sotto forma di odori: questi ultimi sono forse una delle intuizioni più felici di Baudelaire, dato che riescono a suscitare emozioni e sensazioni stuzzicando la nostra mente più delle immagini: un riferimento all'olfatto si trova al verso 9 ("Via, via dall'insidioso fetore!"), in riferimento alla bruttezza del nostro mondo quotidiano, pieno di noie e vasti orrori (v. 13). L'unico modo per liberarsi da questo fetore è grazie a delle "robuste ali" (v. 15), ovvero alla contemplazione artistica e al piacere carnale, grazie alle quali lo spirito "si libra alto sulla vita" (v. 19), a suggerire che lo spirito del poeta in estasi voli al di sopra della banale vita comune e gli permetta di cogliere cose per gli altri inesistenti, come il suono delle "cose mute".


Ho parlato di

Elevazione, contenuta nel libro I fiori del male di Baudelaire



2 commenti:

  1. Un'estasi sicuramente migliore (e meno horror) di quella dei santi.
    Nelle ultime righe ci ho visto purezza.
    Per me sembra descrivere anche un sogno lucido... ;)

    Moz-

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    Risposte
    1. Non ci avevo pensato all'interpretazione del sogno lucido! Interessante!
      Scusa se ti rispondo solo ora, ero fuori città in questi giorni

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Disse Anton Ego...

"Ma la triste realtà a cui ci dobbiamo rassegnare è che nel grande disegno delle cose, anche l'opera più mediocre ha molta più anima del nostro giudizio che la definisce tale."