Disse Ulisse (o meglio, Dante)...

"Considerate la vostra semenza:
fatti non foste a viver come bruti
ma per seguir virtute e canoscenza"

lunedì 7 ottobre 2019

Estate 2019 - parte 2 (Cronache di un involontario travel blogger)

Prosegue il mio viaggio tra il Lazio, la Liguria e la Costa Azzurra.

In questo episodio: orge, cadaveri, degrado ferroviario e libri!




6 agosto.
Edoardo trasporta me, Elisa e Lorenzo in giro per il Lazio. La prima tappa è Folpa. Folta. Talfo. Tolfa. OH INSOMMA! Credo che l'ultima dizione fosse quella giusta: si tratta di un grazioso paesino di origine medievale, dove si può vedere un bel paesaggio. Mangiamo bene lì, e poi in serata per digerire affittiamo un risciò a Tarquinia.




7 agosto.
Si va a Napoli!
In realtà avremmo dovuto andarci, ma ci siamo svegliati troppo tardi e abbiamo perso il treno.

Per consolarci della mancata partenza andiamo nella Villa di Nerone, per prendere parte a qualche orgia. Però nessuno ci ha avvisato che l'Impero Romano è caduto, e della Villa di Nerone troviamo, affacciati sulla spiaggia e sul mare, solo i resti. Pieni di spazzatura tra l'altro, probabilmente ultima testimonianza dei festini fatti dal dissoluto imperatore.




8 agosto.


Io e Elisa lasciamo Roma, diretti a Sanremo. Sette bellissime ore di treno, per fortuna dirette.

10 agosto.
Impieghiamo un giorno a riprenderci dal jetlag. Dopo un po' di sano riposo, io e la cara Elisa approdiamo a  Ventimiglia, città ligure sul confine con la contea di Nizza. Cioè, con la Francia.
Troviamo un mare seriamente bellissimo che purtroppo non ho fotografato (e non ci ho nemmeno nuotato). Ci sfamiamo di pasta al pesto in un bistrò davanti la cattedrale, e nel pomeriggio espatriamo.

Prendiamo un treno per Menton Garavan, per andare da lì a... Ventimiglia.
Ventimiglia è un'amministrazione grande, si espande fino al confine effettivo con la Francia, suddividendosi in svariate frazioni. Partendo dalla stazione centrale per arrivare al confine ci vogliono tre ore di camminata: l'unico modo veloce per arrivarci è andare in treno in Francia, fino alla stazione di Menton Garavan, che si trova proprio sul confine francese. Da lì per rientrare in Italia basta andare a piedi, e così abbiamo fatto per arrivare alla nostra meta: il museo dei Balzi Rossi.


Ne avevo sentito parlare sul blog dell'amica Diana Origano, in questo post. Mi aveva incuriosito, e appena ne ho avuto la possibilità sono andato a vedere queste grotte.
Riassumendo in breve: sul confine Liguria-Costa Azzurra sono disseminati molti centri di interesse archeologico (degli insediamenti preistorici), e nella zona italiana questo museo raccoglie reperti databili fra i 29'000 e 19'000 anni fa, come antiche sepolture (e conseguenti ossa umane) o Veneri (nella foto). È possibile anche salire in una delle grotte sede dell'insediamento per cercare di ammirare le incisioni rupestri, purtroppo erose dal tempo e poste troppo in alto (gli scavi per trovare i resti hanno sensibilmente abbassato il piano di camminamento).

Dopo il pomeriggio culturale in questo museo abbiamo risconfinato a piedi e, prima di prendere il treno per l'Italia da Menton Garavan, abbiamo passeggiato oziosamente per Mentone.

12 agosto.
Andiamo a Nizza!
No non andiamo davvero a Nizza. Il mattino piove su tutta la zona tra Costa Azzurra e Liguria, quindi rimandiamo il viaggio e dormiamo un po' di più.
Nel pomeriggio improvvisiamo un picnic sugli scogli con le vivande che avevamo preparato la notte prima per il viaggio a Nizza, e dopo svaligiamo una libreria.




13 agosto.
Nizza. Mi godo la giornata senza far troppe foto su Instagram. Quanto è bello il mare sulla Costa Azzurra? Così bello che non troviamo nemmeno il tempo di girare la città seriamente. Però la Promenade des Anglais la vediamo!



Da Nizza prendiamo un treno francese diretto a Ventimiglia. Un degrado unico: cestini della spazzatura attaccati con lo scotch, puzza tremenda, condotti dell'aria condizionata rotti e intasati di sporcizia, insetti molesti e graffiti DENTRO la carrozza. Mi sono mancati i  regionali di Trenitalia.



14 agosto.
Saluto Elisa. Arrivano i miei con il mio cuccioloccio, che non vedendomi da due settimane era entrato in modalità Argo. Da questo momento INIZIA LO STUDIO PER LA SESSIONE.

18 agosto.
Come ogni anno assisto alla rassegna teatrale in dialetto ligure Nini Sappia. Però non ho il tempo di parlarne sul mio blog, come invece avevo fatto l'anno scorso!
Nei giorni successivi passa a trovarmi anche il mio amico Alessandro, però purtroppo non abbiamo fatto foto assieme.


25 agosto.
Agli sgoccioli della mia villeggiatura a Sanremo, mi godo il mare leggendo uno dei libri che avevo comprato con Elisa alcuni giorni prima. Dell'immensa Irène Némirovsky.








ATTENZIONE! LE IMMAGINI CHE SEGUONO SONO FRUTTO DI UNA RICOSTRUZIONE FATTA DA ATTORI IL GIORNO DOPO GLI EVENTI NARRATI Sono a Sanremo, è tardo pomeriggio. Ho passato tutta la giornata a studiare per l'esame di Psicologia Sociale e lo stare chino sui libri mi ha decisamente abbacchiato. So cosa fare per riprendermi: leggere un libro. Solo che questa volta sarà un romanzo, e sarà all'aperto. Esco di casa diretto verso gli scogli con in mano un libro della #Némirovsky. Mi siedo su una balaustra davanti la scogliera e finisco di leggere il racconto che avevo iniziato alcuni giorni prima, distratto di tanto in tanto dai rumori del paesaggio. Il mare è placido e il suo rumore bianco mi culla, le persone accanto a me sono decisamente più accese e mi distraggono molto di più. Finito il libro, passeggio pigramente sugli scogli bagnandomi con gli schizzi salati lanciati dalle onde infrante. #sanremo #mare #scogli #leggeresugliscogli #leggere #leggerechepassione #irenenemirovsky #irènenémirovsky #leggereovunque #passeggiata #passeggiatasugliscogli #liguria
Un post condiviso da Eros Evose (@erosevose) in data:



27 agosto.

Torniamo a Torino, termina la lunga vacanza/villeggiatura. Qui sono ritratto in viaggio assieme alla mia bestia preferita.


4 commenti:

  1. Ma il cappello da controllore chi te lo ha dato??
    Comunque, grazie per la cartolina da Nizza, e... madonna, davvero fanno schifo i treni dei cuginastri a nord!
    Avevo già visto queste tue foto, ovviamente... comunque hai fatto una vacanza spettacolare, beato te :)

    Moz-

    RispondiElimina
    Risposte
    1. In pratica i nostri posti erano accanto a quello del controllore. Quando girava per le carrozze però andava in giro senza cappello che quindi stava incustodito sul suo sedile...

      Figurati per la cartolina! Ma il post sulle cartoline quest'anno l'hai già fatto? Più tardi faccio un salto sul tuo blog a vedere!

      Sì, treni francesi a parte sono state delle vacanze stupende!

      Elimina
    2. Ahah, ma sai che rubare il cappello è reato? XD
      Comunque sì, è nella Mikipedia di settembre :)

      Moz-

      Elimina
    3. Non l'ho rubato davvero, dai! XD L'ho solo preso per fare una foto!
      Alla fine non sono più passato sul tuo blog... Rimedio subito! ^^'

      Elimina

Disse Anton Ego...

"Ma la triste realtà a cui ci dobbiamo rassegnare è che nel grande disegno delle cose, anche l'opera più mediocre ha molta più anima del nostro giudizio che la definisce tale."