Disse Ulisse (o meglio, Dante)...

"Considerate la vostra semenza:
fatti non foste a viver come bruti
ma per seguir virtute e canoscenza"

giovedì 4 aprile 2019

Dinosauri/Teatro?: Walking With Dinosaurs - The Arena Spectacular

Tra il 3 e 7 aprile 2019 arriva al Pala Alpitour di Torino "Walking With Dinosaurs - The Arena Spectacular", celebre spettacolo che riporta lo spettatore nell'era Mesozoica, mostrandogli dal vivo le fantasmagoriche bestie che hanno popolato il pianeta milioni di anni fa.




Freud è stato uno dei più influenti pensatori del XX secolo, ma chi studia psicologia è perfettamente al corrente di come le sue teorie siano ormai superate da nuovi paradigmi.
Parlando della sua visione in psicologia dello sviluppo, Freud individua nell'evoluzione psicosessuale dell'uomo la fase orale (il bambino prova piacere nel mangiare), anale (il bambino prova piacere nel trattenere le feci), periodo di latenza e fase genitale (il fanciullo prova piacere con la stimolazione dell'apparato genitale). Le conoscenze attuali vorrebbero individuare una nuova tappa posta tra fase anale e periodo di latenza: la fase mesozoica (il bambino prova piacere a immaginare rettili giganteschi e possibilmente feroci).

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Io credo di non aver superato questa fase.

Capisco Zerocalcare...
(da "La profezia dell'armadillo", di Zerocalcare)


Stupidaggini a parte, ho acquistato i biglietti appena ho saputo che questo spettacolo (basato su una serie di documentari prodotti dalla BBC vent'anni fa ma aggiornato alle ultime ricostruzioni archeologiche, e questo significa dinosauri piumati) sarebbe passato a Torino. E non me ne sono pentito.

Lo spettatore assiste allo svolgersi dell'era mesozoica e all'evolversi dei dinosauri e di altre specie animali e vegetali attraverso la narrazione di un "paleontologo", interpretato dall'attore Carlo Caprioli, che si ritrova letteralmente a passeggiare coi dinosauri... o almeno con degli iperrealistici e accurati animatronic, robot ricoperti da una realistica pelle sintetica e con movimenti fluidi, agili e naturali.
La narrazione di Caprioli e la sua recitazione sono fantastici e riescono a guidare chi guarda in questo mondo ormai estinto: sinceramente ho trovato difficile non emozionarmi davanti alla sua eccitazione e curiosità di fronte a un torosauro e ai suoi escrementi, o non ridere nel vederlo scappare da un tirannosauro adulto (ma anche nel vederlo ispezionare gli escrementi sopracitati...).

Un brachiosauro appena salvato da un altro membro del branco da un agguato

Ma l'emozione più forte per me è stato sicuramente vedere VIVI e REALI i dinosauri, vederli finalmente come esseri realmente esistiti e concreti: li ho sempre adorati fin da bambino, ma nonostante tutto ho sempre faticato a non realizzarli nella mia mente come delle ricostruzioni in CGI.
Questo spettacolo mi ha mostrato come fossero veramente, come si muovessero e come dovesse essere la loro forma e la loro pelle, al di là di più o meno riuscite ricostruzioni poligonali in computer grafica con luci più o meno realistiche. Le dimensioni degli animatronic non sono probabilmente quelle dei dinosauri reali (impossibili da contenere nel Pala Alpitour), e per questo durante lo spettacolo viene giocata più volte la carta del mostrare esemplari giovani, ma questo non intacca il realismo.

Locandina dell'evento


Sempre realistiche sono le scene mostrate, dal liliesterno che attacca la nidiata del plateosauro, passando per la  lotta per la supremazia nel branco tra due torosauri, fino ad arrivare al tentativo di attacco da parte di un cucciolo di tirannosauro contro il torosauro vincitore e un anchilosauro. Il tutto in una scenografia spoglissima, composta di due sole rocce e tanti gonfiabili a forma di piante, che fioriscono o appassiscono a seconda della scena o dell'età geologica: un esempio in più di come la scenografia a teatro sia secondaria all'azione e alla recitazione degli attori... o degli animatronic.

Perfettamente reso è lo schianto del meteorite, letteralmente d'impatto, impossibile non rimanerne colpiti.

Da "Ranocchiate", di Tiziano Tiberia

Ma il paleontologo nel finale ci ricorda perfettamente una cosa: non dobbiamo disperarci come Tod di "Ranocchiate" nella striscia qui sopra, perché i dinosauri vivono ancora in mezzo a noi, negli uccelli che vediamo volare tutti i giorni sopra le nostre teste.

Ogni giorno quindi vediamo decine di dinosauri passeggiando per le vie delle nostre città (sotto l'aspetto di piccioni, passerotti o galline), ma se si vuol vedere dal vivo i più iconici e maestosi, come già dice la locandina dello spettacolo, "Walking With Dinosaurs" è l'unica occasione!

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Disse Anton Ego...

"Ma la triste realtà a cui ci dobbiamo rassegnare è che nel grande disegno delle cose, anche l'opera più mediocre ha molta più anima del nostro giudizio che la definisce tale."