Disse Ulisse (o meglio, Dante)...

"Considerate la vostra semenza:
fatti non foste a viver come bruti
ma per seguir virtute e canoscenza"

domenica 18 novembre 2018

Topolino a romanzi - BUON COMPLEANNO MICKEY

Oggi ricorre il 90° anniversario dell'uscita al cinema di Steamboat Willie, il primo cortometraggio con protagonista Mickey Mouse a venire distribuito. In breve è il 90° compleanno di Topolino, e io voglio celebrarlo a modo mio.


Topolino è una star internazionale, uno dei pilastri della cultura di massa attuale: nel mondo tutti lo conoscono grazie ai suoi famosissimi cartoni animati, mentre a livello italiano è famoso grazie ai fumetti che escono settimanalmente su Topolino Magazine. Ma nessuno immagina che esistano anche dei romanzi con protagonista Topolino!
Si tratta di una serie di libricini gialli per bambini editi da noi da Disney Libri tra la fine degli anni '90 e l'inizio degli anni 2000 per la collana Disney Mystery. Al testo in prosa si accompagnano di tanto in tanto illustrazioni di vari disegnatori.


L'Italia è la principale produttrice di storie con protagonista Topolino, dove è protagonista dei celeberrimi fumetti. Nel resto del mondo la produzione di fumetti è anche attiva nei paesi del nord-Europa e negli Stati Uniti c'è una discontinua produzione di cartoni animati (negli ultimi anni comunque molto attiva). Questi romanzi invece sono stati realizzati in Francia: gli autori dei testi sono tutti francesi e in Italia sono arrivati dunque tradotti, in maniera nemmeno troppo eccelsa.
Per quanto riguarda le trame dei libri spesso queste riprendono le primissime (E BELLISSIME) storie a fumetti con Topolino realizzate dallo statunitense Floyd Gottfredson tra gli anni '30 e '50.

Trama generale

Topolino e Minni aprono un'agenzia investigativa che collabora attivamente con la polizia. Ad aiutare i due detective nei casi che il commissario Basettoni affida loro ci sono saltuariamente Pippo e un particolarmente pavido Paperino. Topolino vive con i due suoi nipotini Tip e Tap e il cane Pluto.
Piccolo particolare interessante: Topolino e Minni in questa serie non sono fidanzati, vengono definiti "detective", "soci" e "amici", ma mai fidanzati. Allo stesso tempo però Tip e Tap sono considerati nipoti di entrambi.

Le copertine

Da piccolo li collezionavo e sono arrivato a possedere i 13 volumi della collana che vedete qui sopra. Per l'occasione ne ho riletti tre.

I fantasmi si scatenano di Shaine Cassim, 1997

L'autrice è una scrittrice di libri per l'infanzia.


Topolino, Minni, Pippo e Paperino indagano su una presunta casa infestata, per poi scoprire che i fantasmi che la popolano non sono poi tanto morti.

Il romanzo riprende pedissequamente la storia a fumetti Topolino nella casa dei fantasmi di Ted Osborne e Floyd Gottfredson, pubblicata tra l'agosto e il novembre del 1936. Le principali differenze tra le due storie sono il ruolo di Minni, che in originale aveva probabilmente troppa paura per partecipare all'indagine, e la presenza di computer e altre tecnologie moderne.
Lo stile di scrittura è estremamente spoglio e semplice, quasi arido: si limita a descrivere le azioni più evidenti dei personaggi e a riportare i dialoghi; la storia è raccontata al presente.
Il ruolo di Paperino è anche fedele alla storia originale, essendo rappresentato come un codardo, irascibile e orgoglioso idiota. Sinceramente, conoscendo Paperino come un personaggio leggermente più piacevole ed eroico questo salto indietro agli anni '30 non mi è piaciuto tanto.

Scena dal fumetto originale.
Sotto: la stessa scena descritta in un passaggio del romanzo.

Il detective si infila dietro al pannello della sala da pranzo, attraversa la stanza e solleva con molta attenzione la cornetta del telefono.
Per fortuna l'apparecchio funziona. L'investigatore compone un numero e resta pazientemente in attesa. Topolino spera che Tremoloni sia al suo posto e senta la chiamata.
Finalmente il poliziotto solleva la cornetta e il detective, temendo che possano sentirlo dalla stanza vicina, inizia a picchiettare con la matita sulla cornetta un breve messaggio in codice.

Minaccia sulla città 

Soggetto di Philippe Gasc e testo di Béatrice Nicodéme, 2000

L'autrice del testo è una scrittrice di romanzi gialli, romanzi storici e libri per bambini.


Il soggetto è originale, non riprende più un fumetto.
Tip e Tap ricevono in regalo da Pippo per Natale un gioco di ruolo che scatena disastri reali in città, come la caduta di un meteorite, un aumento vertiginoso delle temperature, l'invasione delle cavallette e la rottura di una diga che provoca un'inondazione.

Lo stile di scrittura è molto più coinvolgente e colorato del precedente libro, nonostante la totale assenza di descrizione di ambienti e personaggi. I verbi sono coniugati sempre al presente e la gestione del climax e della tensione è buona. È insomma un ottimo libro per bambini!
Nonostante il non-fidanzamento di Topolino e Minni le situazioni e i personaggi sono scritti bene e sono come un lettore attuale di fumetti Disney li conosce: questa storia sarebbe stata pubblicabile benissimo su Topolino.

Illustrazione dal libro.
Qui sotto: la stessa scena descritta in un passaggio del romanzo.

"A te l'onore," annuncia Tip, porgendo i dadi al fratello, "però aspetta che chiudo la porta, così staremo più tranquilli!"  
Ma, alzandosi, il ragazzino urta con il mantello il tabellone e lo fa cedere.
"Uffa!" brontola Tap, "Ora dovremo sistemare tutto di nuovo!"
"Ehi!" esclama Tip, "non hai sentito anche tu? Sembrava una scossa di terremoto!"
"Ma no, sarà stata una tua impressione..."
Poco dopo, il tabellone, che continua a brillare di una strana luce verdognola, è di nuovo al suo posto. E, per renderlo più stabile, Tap ha  appoggiato un grosso sasso in un punto vicino alla città immaginaria, per non coprire il percorso di gioco.

Il segreto del pozzo

Soggetto di Philippe Gasc e testo di Béatrice Nicodéme, 2000


Il mio libro preferito della serie.
Topolino, Minni, Tip e Tap partono per le vacanze ma durante il viaggio sono costretti, per un guasto alla macchina, a una sosta forzata a Rivabella, dove è appena avvenuto un delitto: due bambini sono stati rapiti. I detective daranno una mano nelle ricerche, durante le quali spariscono altri due bambini.
La comunità del paese sospetta di un anziano signore straniero giunto in città il giorno prima della scomparsa, mentre le quattro vittime sono state imprigionate nel fondo di un pozzo, che le piogge estive stanno lentamente riempiendo.

È senza dubbio il libro migliore della serie, il romanzo con la trama più matura e lo stile più complesso (nonostante sia sempre maledettamente raccontato al presente), con l'inizio in media res e descrizioni di ambienti e personaggi. Ottimo anche il fatto che si perda in brevi scene apparentemente inutili al fine della trama come il raccontare un incubo di Topolino: caratterizza il personaggio e riesce a creare maggiore empatia tra lui è il lettore.
Inoltre la storia lancia qualche riflessione sull'irrazionalità della folla, che deve trovare un capro espiatorio nello straniero. Il climax e la tensione sono gestiti benissimo, specialmente nella progressiva rassegnazione dei bambini in fondo al pozzo che pian piano rinunciano a ogni tentativo di impossibile fuga.
Opportunamente ritoccata questa storia funzionerebbe benissimo anche in un vero romanzo giallo!

Illustrazione dal libro.
Qui sotto: la stessa scena descritta in un passaggio del romanzo.
"Dove siamo?" domanda Adriano.
"In un vecchio pozzo," risponde Luigi.
"Abbiamo tastato i muri per ore senza trovare senza trovare niente," aggiunge Arturo. "Magari c'è una scala, ma comincia più in alto e non possiamo arrivarci." [...]
"E meno male che il pozzo è asciutto!" nota Adriano.
"Non per molto!" esclama suo fratello. "con tutta la pioggia che sta cadendo, ho paura che presto avremo i piedi bagnati!"
Allora gli amici controllano il terreno e si accorgono che l'umidità della pioggia sta filtrando attraverso le pareti. Anche dal coperchio cadono grosse gocce d'acqua.
E quando il piccolo Luigi si inginocchia. scopre che sul fondo si è già formato un sottile strato di fango.





Questa serie di libri non ha avuto molto successo. Già dopo pochissimi anni dall'uscita finirono fuori catalogo e non furono mai più ristampati, io stesso da bambino li trovavo solo usati. Come mai? Secondo me il problema principale rientra nello stile di scrittura, eccessivamente semplice e non sempre scorrevole, soprattutto per la scelta di usare come tempo narrativo il presente. Ipotizzo dietro ci sia anche una traduzione scadente dal francese. Da piccolo però mi incuriosiva tantissimo questa multimedialità, mi piaceva troppo l'idea che Topolino potesse essere protagonista anche di romanzi e non solo di fumetti... Anni dopo io stesso ho realizzato racconti in prosa con protagonisti personaggi Disney (delle così dette fanfiction) come Alonsa e il Diabolico Vendicatore.

Probabilmente accennerò nuovamente a questi libri che hanno segnato la mia infanzia, ma di sicuro parlerò ancora di Topolino e dei suoi 90 anni nei prossimi giorni!

5 commenti:

  1. Oggi il mio blogroll è un continuo omaggio a questo Topastro.
    Cos'avrà poi di così speciale?
    Scherzo.
    Comunque dico a te la stessa cosa che ho spiegato agli altri.
    Ho scoperto Topolino da madre. Da bambina non mi stava simpatico.
    E adesso lo guardo anche se a mio figlio, ormai, non interessa più.
    Buona domenica.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Topolino sta antipatico a molti, mi chiedo seriamente come mai! A me è sempre stato simpatico, fin da bambino... e lo è tutt'ora!

      Elimina
  2. Madonna, il passo che hai citato del primo libro è TERRIBILE, anzi terìbbile, per dirlo alla romana.
    Chissà perché si omette il fidanzamento con Minni, è chiaro che dietro c'è una scelta precisa...
    In ogni caso, libri che non conoscevo.

    Moz-

    RispondiElimina
    Risposte
    1. È verissimo, il primo libro è scritto davvero male.
      Per quanto riguarda Topolino e Minni me lo chiedo anche io; chissà anche se in originale era così o hanno tolto ogni riferimento alla loro relazione solo in Italia.

      Elimina
    2. In effetti sarebbe bello scoprirlo...

      Moz-

      Elimina

Disse Anton Ego...

"Ma la triste realtà a cui ci dobbiamo rassegnare è che nel grande disegno delle cose, anche l'opera più mediocre ha molta più anima del nostro giudizio che la definisce tale."