Disse Ulisse (o meglio, Dante)...

"Considerate la vostra semenza:
fatti non foste a viver come bruti
ma per seguir virtute e canoscenza"

mercoledì 13 dicembre 2017

STAR WARS: perché LA VISIONE 4-5-1-2-3-6 È UN ERRORE

Star Wars è una di quelle serie che nel bene e nel male conosci anche se non le hai mai viste: ha avuto un successo così stratosferico da entrare nell'immaginario collettivo e i principali colpi di scena sono noti a tutti, purtroppo anche a chi non l'ha mai vista. Avviso che questo post conterrà spoiler sui primi sei film, ma mi sembra superfluo non poter dire che Dart Fener è...





...il padre di Luke. È cosa nota probabilmente a sette ottavi della popolazione occidentale.
Oggi esce nelle sale Star Wars Episodio VIII - Gli ultimi Jedi, e vorrei appunto dedicarmi un attimo qui sul blog a dire cosa penso in generale della serie e in che ordine secondo me vanno visti i film per la prima volta.

Star Wars entra di prepotenza nella vita di chi lo guarda, nel suo immaginario: personalmente, da quando ho visto i primi sei film, se sento qualcuno che parla di questa saga mi viene istintivo intervenire nel discorso e dire la mia, che è un po' ciò che sto facendo io con questo post.
La saga originale è semplice, umile, nonostante volesse essere spettacolare per i suoi effetti speciali. La forza di Star Wars sta nell'essere appunto una storia semplice, una favola irrobustita semplicemente da un intreccio da telenovela e da un'ambientazione fantasy/fantascientifica. Non sono d'accordo con chi dice che questa sta nell'universo narrativo che ha creato, che è sì fighissimo ma di secondo piano rispetto alla storia della famiglia Skywalker e della caduta della Repubblica. Si può approfondire finché si vuole chi era il maestro di Yoda o il passato del conte Dooku, (personaggio effettivamente pieno di potenziale mal sfruttato, inespresso) ma non sarà mai incisivo come la caduta di Anakin o Luke che vede il fantasma del padre accanto a quelli di Obi-Wan e Yoda.

Star Wars ha anche un grandissimo punto a favore: le musiche. Sono sublimi, mi sono sorpreso più volte a emozionarmi ascoltando la Victory Celebration di Episodio VI, o a inquietarmi ascoltando l'iconica Marcia Imperiale.
C'è però un elefante nella stanza che va finalmente notato: Star Wars è composto da film generalmente, oltre che semplici, mediocri a livello di trama e intreccio. Nota affermazione di George Lukas è che gli spettatori andassero a vedere gli effetti speciali e non la storia, e probabilmente aveva ragione. Il problema per lo spettatore odierno è che purtroppo nella maggior parte dei film questi effetti speciali sono largamente superati e obsoleti, non risultando per nulla spettacolari, ma anzi fascinosamente ingenui.
La trama dei sei film è per la maggior parte carente e lacunosa, a volte infantile o all'opposto troppo cervellotica.
Episodio IV è invecchiato malissimo, per chiunque ci si approcci per la prima volta da adulto al giorno d'oggi è quasi una tortura finirlo, complice anche un adattamento italiano discutibile sulle scene aggiunte nelle directors cut, dove i personaggi cambiano doppiatore giusto per due battute creando solo confusione. I momenti di tensione sono gestiti malissimo, il film appare interminabile e provar empatia per questi personaggi così accennati e presentati frettolosamente è davvero difficile; visto a suo tempo o da bambini doveva essere una gioia per gli occhi, ora per me è stato un mezzo supplizio che mi ha fatto desistere per parecchi mesi nel proseguire la saga.
Per fortuna Episodio V è molto meglio del precedente, con molta più tensione e pathos, e molta più trama. Rivelazione sconcertante: Dart Fener... è il padre di Luke. Ma credo di averlo già spoilerato poco sopra.
Ma c'è davvero qualcuno che non lo sa? Chi, tu laggiù infondo? Mi dispiace... Il fatto è che è un colpo di scena così scontato, tirato per i capelli ma al tempo stesso così geniale e inaspettato che ha colpito tutti gli spettatori. Andiamo, è un cliché da telenovela, ma in quale favola l'eroe è legato così intimamente all'antagonista? Chiunque abbia visto il film al cinema o da bambino ne è rimasto impressionato, e la scena è diventata famosissima tanto da essere stata parodiata innumerevoli volte. Oggigiorno è un segreto di Pulcinella.

Episodio VI lo trovo riuscito parzialmente: lo svolgimento è noioso e dimenticabile, l'inizio è adrenalinico e il finale scalda il cuore; quante volte sono andato su YouTube solo per vedere quella scena.
Episodio I è altrettanto noioso come Episodio IV, ma si riesce a guardare con meno difficoltà perché gli effetti speciali sono ancora buoni e riescono a intrattenere un minimo.
Episodio II ha una trama così cervellotica che nemmeno gli autori sono riusciti a starci dietro: ditemi con sincerità, voi avete capito chi ha commissionato davvero quei cloni? Perché il film lascia intendere che sia un mistero su cui si farà chiarezza ma poi lascia cadere la questione nel nulla. Nel caso sappiate spiegarmi vi invito a farlo nei commenti, così finalmente capisco.
Episodio III è nettamente meglio, ha una grafica strepitosa anche al giorno d'oggi e a livello di storia tiene incollato e teso lo spettatore. La caduta di Anakin è forse un po' frettolosa, ma in confronto ai due film precedenti è un problema trascurabile. Sono ancora emozionato per la battaglia tra Anakin e Obi-Wan.

Su sei film solo due (EP.V ed EP.III) sono veramente memorabili visti per la prima volta adesso, due mediocri (VI e II) e due noiosi. Sfortuna vuole che questi siano i primi delle rispettive trilogie, e che quindi siano pessime presentazioni per chi si avvicina a Star Wars per la prima volta. Star Wars però colpisce nella sua interezza, lascia qualcosa nel cuore come saga, e ripeto, non per il suo universo espanso, ma per la storia di una famiglia distrutta in parallelo a una società distrutta. Della nuova  serie di film parlerò in post a parte un'altra volta.


Ma ora, se i "pilot" sono la parte peggiore della saga, in che ordine è consigliabile vedere i film? Non lo so, io so solo come NON vanno visti. Sul web gira la genialata di vedere i film nell'ordine 4-5-1-2-3-6. Io l'ho fatto e me ne sono pentito. I motivi sono tre:

  • Non preserva da nessuno spoiler: Come ho già detto che Dart Fener sia padre di Luke e Leila è un segreto di Pulcinella, lo sanno tutti, è inutile preservare questa rivelazione. Che poi mi chiedo come Luke potesse all'inizio di Episodio VI sospettare che Leila fosse sua sorella: l'aveva capito dalla sensazione provata nel bacio di Episodio V
  • Figlia e padre si incontrano. Disegno di Elisa Tadiello, colori di Lorenzo Lucidi
  • Spezza terribilmente la narrazione: Non fai in tempo ad iniziare ad appassionarti alle vicende dei personaggi che ti ritrovi con personaggi tutti nuovi, per cui non inizierai a provare empatia almeno per un altro film e mezzo.
  • Il terzo punto è più personale, rovina la storia dell'Imperatore Palpatine: lui è il mio personaggio preferito di Star Wars, nella seconda trilogia è di gran lunga il più interessante, così viscido e machiavellico, così potente. In EP.VI, visto subito dopo EP.III, appare di colpo debole e stupido, privo di quel carisma che aveva nei prequel. Vedendo prima EP.IV di EP.III si sa già la fine imbarazzante che farà, e parrà sicuramente meno assurda e idiota di quanto lo sia sembrato a me. Quest'ultimo punto mi fa inoltre propendere più per la visione 4-5-6-1-2-3, in ordine di produzione, rispetto alla 1-2-3-4-5-6, ordine cronologico.

Parlando in ultimo dei personaggi, come detto il mio preferito è Palpatine, ma mi sento anche di difendere un secondo il personaggio più odiato della saga, Jar Jar Binks: sarà sì insopportabile, ma personaggi come lui c'erano sempre stati in Star Wars, e sto parlando dei droidi. Sono anche loro che rendono Star Wars un prodotto per famiglie mediocre dal punto di vista della storia, cosa che purtroppo il prosciutto sugli occhi della nostalgia e dell'affetto non fa notare del tutto.



2 commenti:

  1. In episodio II a commissionare i cloni è il Conte Dooku, con lo pseudonimo di Maestro Sifodias, per permettere a Palpatine di avere un esercito.

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    1. Intuisco che sia così per forza di cose, ma il fatto che Sifo-Dyas, stando a Obi-Wan, non sia un nome inventato ma un vero jedi morto alcuni anni prima di Episodio II mi ha lasciato perplesso e ha reso la dinamica poco chiara: mi aspettavo che fosse spiegata meglio ma hanno lasciato la questione cadere.

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Disse Anton Ego...

"Ma la triste realtà a cui ci dobbiamo rassegnare è che nel grande disegno delle cose, anche l'opera più mediocre ha molta più anima del nostro giudizio che la definisce tale."