Disse Ulisse (o meglio, Dante)...

"Considerate la vostra semenza:
fatti non foste a viver come bruti
ma per seguir virtute e canoscenza"

lunedì 28 marzo 2022

Video-post: Bipolare non significa ciò che pensi.

Non sapete quante volte ho sentito usare a sproposito la parola bipolare. E probabilmente l'ho usata così anche io prima di iniziare a studiare psicologia. Il disturbo bipolare è un disturbo dell'umore che comporta l'alternanza di una fase depressiva e una fase maniacale, però nel linguaggio comune è usato per indicare un disturbo indefinito che fonde la presenza di due diverse personalità (cosa che possiamo associare al disturbo dissociativo di identità) a comportamenti aggressivi e impulsivi (cosa che invece può essere associata a un disturbo di personalità borderline). In questo video accenno a tutti e tre i disturbi, senza la pretesa di essere esaustivo: stiamo parlando di tre condizioni di sofferenza che richiedono trattamenti specialistici. 



Introduzione.

Uno dei fraintendimenti più ricorrenti che noto fra le persone che conoscono poco la psicologia riguarda il significato di “bipolare”. Trovo questo termine usato molto a sproposito. In questo video vedremo in cosa consiste il disturbo bipolare e come viene spesso fuso e confuso con altri due disturbi. Come fonte per questo video uso il manuale universitario Psicologia Clinica di Comer.

Meme molto cringe.

In questo video ci addentriamo in un territorio di sofferenze che richiedono cure specialistiche, quindi cercherò di mantenere un tono rispettoso, … Però purtroppo dovrò iniziare citando cose molto frivole come i meme, perché secondo me gran parte del fraintendimento parte da lì, da battute sarcastiche.

- Cercasi bipolare per discutere in quattro.

- Sono un bipolare semplice: da pedone insulto gli automobilisti, da automobilista insulto i pedoni.

- Sei talmente bipolare che quando lo facevamo era una cosa a tre.

- “A volte mi capita di dover parlare con persone portatrici del disturbo bipolare di personalità e in queste inopportune occasioni mi tocca sempre affrontare il discorso a tre!” Questa è pure firmata: Luciano Meran Donatoni , che non ho capito bene chi sia, sembra uno scrittore e influencer

- “Siete delle merde. No dai vi voglio bene.” → L’orso bipolare.

Lo ammetto: il mio animo da zoomer sente un profondo cringe in questi meme molto boomer. [definizioni Treccani a schermo] Ma non è questo il punto: oltre a prendersi gioco di una cosa che causa sofferenza queste battute dimostrano una profonda non comprensione del disturbo. Cos’è il disturbo bipolare?


Cos’è il disturbo bipolare.

Il disturbo bipolare è una tipologia di disturbo dell’umore. Si tratta di una condizione in cui il soggetto alterna periodi di depressione, caratterizzati per esempio da sensazione di vuoto, mancanza di motivazione e bassa autostima, a periodi di euforia, detti fase maniacale, caratterizzati da un comportamento molto attivo e da sproporzionate sensazioni o di benessere o di nervosismo e irritabilità. Si chiama disturbo bipolare per distinguerlo dalla depressione unipolare, dove la persona vive solo la fase depressiva.

Nel disturbo bipolare propriamente detto le fasi maniacali durano almeno una settimana. Capiamoci: la fase maniacale può provocare tanta sofferenza quanto la fase depressiva. Porta a un’autostima esagerata e a comportamenti avventati: la persona prova un senso di onnipotenza che può esporre a pericoli e delusioni. Inoltre la stessa mancanza di una stabilità emotiva porta sofferenza. Su Instagram fra qualche giorno pubblicherò un altro video dove leggo una testimonianza in prima persona da un caso clinico di disturbo bipolare.

Soffrire di disturbo bipolare NON significa cambiare spesso idee e umore. E non significa nemmeno avere due personalità diverse, nonostante possa sembrare così.


Il disturbo dissociativo di identità.

Il disturbo dissociativo di identità è un disturbo molto raro e invasivo. Si tratta di casi clinici in cui il soggetto dimostra di avere distinte identità, generalmente più di due, ciascuna con un nome, una storia personale, comportamenti e capacità diverse.

La persona ha un’identità principale e altre identità secondarie che si alternano: le identità possono essere o non essere consapevoli l’una delle esistenza dell’altra e possono anche interagire. Il passaggio da una identità a un’altra può essere repentino.

Attualmente le spiegazioni che si danno a questo malessere parlano di memorie scisse e non integrate le une con le altre, tanto che appunto si parla di disturbo dissociativo. Il termine “disturbo di personalità multipla” è obsoleto. Nelle terapie si punta a reintegrare nella personalità principale le personalità secondarie, rendendo la persona consapevole del suo disturbo e cercando di armonizzare i ricordi e le competenze in un una unica identità.

Spesso ho l’impressione che si usi il termine “bipolare” convinti che implichi la presenza di diverse personalità: chi ha un disturbo bipolare ha sicuramente dei cambiamenti nel comportamento, tanto da poter sembrare due persone diverse… Però la persona è consapevole di essere sempre sé stessa e anzi questi cambiamenti sono causa di sofferenza. Al contrario nei casi di identità multiple non c’è la consapevolezza di essere sempre la stessa persona. In più i cambiamenti di umore nel disturbo bipolare non sono frequenti e raramente implicano comportamenti aggressivi: chi pensa che siano caratteristici del disturbo bipolare si sta facendo confusione con una terza patologia ancora, il disturbo di personalità borderline.


Il disturbo di personalità borderline.

Il disturbo di personalità borderline in effetti è caratterizzato fra le altre cose da cambiamenti nell’umore repentini e frequenti, impulsività e attacchi di rabbia. Anche in questo caso la persona è consapevole di essere sempre sé stessa e prova sofferenza per la sua condizione, che in più provoca anche incomprensioni e attriti con le persone che ha intorno. Il disturbo non si riduce a questo, sono presenti anche altre questioni, come un profondo senso di vuoto e una paura di essere abbandonati: questo video non vuol essere esaustivo nel descrivere queste tre problematiche, che meritano di essere approfondite singolarmente e richiedono tutte e tre interventi di tipo terapeutico.


Un'ultima riflessione personale.

Per concludere vi lascio un’ultima opinione personale: penso si possa scherzare abbastanza su tutto, ma bisogna saperlo fare bene. Alcune delle battute che vi ho letto prima secondo me hanno alla base un atteggiamento di derisione verso chi soffre. Veicolano il pensiero che si possa scherzare sulla condizione patologica semplicemente perché anomala, senza nessun ragionamento sul fatto che sia una forma di sofferenza, con allo stesso tempo il paradosso di attribuire con leggerezza quelle che sono percepite consapevolmente come pesantissime etichette sociali. Mi sembra un atteggiamento che doveva essere superato con le scuole medie… Ma finché non ci sarà una consapevolezza diffusa che la terapia sia qualcosa di normale e utile a superare le proprie sofferenze e non l’ultima spiaggia per i pazzi temo non sarà superato.


Io sono Eros Evose.

Io sono Eros Evose, e in questo canale YouTube voglio fare conoscere la psicologia a più persone possibili dato che, come dimostra questo video, è spesso fraintesa. Se ti interessa l’argomento, valuta di iscriverti. E se ti è piaciuto il video metti mi piace! Sul mio profilo Instagram inoltre vi ricordo che parlerò di nuovo vi disturbo bipolare fra qualche giorno: ti consiglio di seguirmi anche lì. Noi ci vediamo alla prossima!


Bibliografia:

- Boomer, Vocabolario Treccani, 2020, disponibile in https://www.treccani.it/vocabolario/boomer_%28Neologismi%29/ ultima visita il marzo 15, 2022

- Comer R. J., Psicologia clinica, Torino, UTET Università, 2017

- Cringe, Vocabolario Treccani, 2021, disponibile in https://www.treccani.it/vocabolario/cringe_%28Neologismi ultima visita il marzo 15, 2022

- Generazione Z, Vocabolario Treccani, 2020, disponibile in https://www.treccani.it/vocabolario/generazione-z_(Neologismi) ultima visita il marzo 15, 2022

- Meme, Vocabolario Treccani, 2012, disponibile in https://www.treccani.it/vocabolario/meme_%28Neologismi%29/ ultima visita il marzo 15, 2022




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Disse Anton Ego...

"Ma la triste realtà a cui ci dobbiamo rassegnare è che nel grande disegno delle cose, anche l'opera più mediocre ha molta più anima del nostro giudizio che la definisce tale."